Non tutti i DAE sono uguali, e quando si parla di bambini non possiamo sbagliare. Ancora oggi molte persone vivono l’acquisto del defibrillatore con un “obbligo di legge”, o come un disbrigo al pari dell’acquisto di un qualunque elettrodomestico.
Purtroppo non è così e questo articolo che ho scritto serve proprio per fornire, a chi si deve dotare di un defibrillatore, preziose informazioni per non fare errori.
Partiamo dal fatto che NON tutti i defibrillatori sono uguali, e diciamo che come per i cellulari, vi sono modelli di nuova generazione, e modelli con poche pretese, ma qui non possiamo sbagliare perché c’è di mezzo la vita.
Diciamo anche che funzionano tutti (erogano la scarica comunque) ma qualcuno lo fa prima, qualcun altro non ha la scarica variabile ma fissa, qualcun altro non ha allarmi per avvertirci di particolari situazioni di rischio. Vediamo insieme di capire a cosa dobbiamo stare attenti per fare la scelta giusta per noi.
Qui non parleremo di marche (io non li vendo) ma di requisiti da cercare al momento dell’acquisto.
Cosa vuol dire tutto questo?
Vediamo passo-passo come cercare di fare la scelta giusta: intanto iniziamo con il dire che quando vedete un DAE (chiameremo così da ora il defibrillatore come da direttive internazionali) dovete immaginare che INTORNO a quell’elettrodomestico vi dovrebbero essere diverse ulteriori scelte di qualità già fatte: la formazione di un numero congruo di operatori tale da poter avere sempre almeno un paio di persone sempre disponibili e pronte ad intervenire in caso di bisogno… per esempio. Personale con re-training attivi e qualificati.
Quindi chi è formato ad intervenire sarebbe bene che tenesse conto di alcune importanti informazioni , per non fare errori di organizzazione e formazione , come ad esempio richiedere che gli operatori siano formati al BLSD (rianimazione adulto con DAE) e al P/BLSD (rianimazione bambino con DAE), e che il personale addestrato sia stato formato con il DAE TRAINER preferibilmente uguale a quello acquistato, per avere una maggiore padronanza dello strumento.
Oltre a questo dobbiamo tenere presente che il defibrillatore è l’unico elettrodomestico che vorremmo che non fosse mai usato, ma nel momento del suo utilizzo deve funzionare SEMPRE al MASSIMO perché non avremo una seconda opportunità.
Quindi diciamo che il risparmio eccessivo su un oggetto del genere è fortemente sconsigliato, ed è consigliabile quindi acquistarne uno di buona qualità, con un rete di assistenza certa (non all’estero o con la sede a Milano), verificabile e reale.
Esistono in commercio anche DAE che hanno una “scarica fissa”, e cioè danno la stessa scarica a tutti poiché non è variabile, e questo non è proprio il massimo della vita. Infatti dovendo scegliere preferirei un DAE che a seconda di chi ha davanti si modula e fa la scelta idonea.
Bisogna quindi chiedere di poter vedere e leggere con attenzione le caratteristiche tecniche in modo da fare la scelta giusta, con calma.
Ecco i 10 punti da tenere bene a mente e da rileggere prima di fare un acquisto di un DAE:
- PORTABILITA’: né troppo grande ne troppo piccolo. Quelli troppo piccoli hanno le batterie più piccole e durano di meno.
- PIASTRE UNICHE:Normalmente troveremo un DAE con piastre pediatriche con riduttore di potenza o selettore, ma in commerci vi sono DAE con piastre uniche ( per adulto e bambino) che riconoscono la massa corporea del bambino tramite un algoritmo interno al DAE, ed erogano così la scarica più bassa di quella che rilascerebbe ad un adulto. Anche questo particolare non è così banale, per cui verificate prima dell’acquisto se nelle caratteristiche tecniche è presente.
- PIASTRE PRE-COLLEGATE: Prediligere quelli con le piastre pre-collegate con sistemi di monitoraggio. Manlevano (poiché allertano) dalla responsabilità di eventuali guasti delle piastre o scadenze nel caso in cui qualcuno poco attento (e non dovrebbe accadere) si dovesse dimenticare o non accorgersi del guasto. Alcuni modelli avvisano se sono state danneggiate le piastre (un foro sulla confezione ad esempio farebbe perdere l’adesività e la capacità di adesione), o se sono scadute tramite un allarme sonoro. Ricordare sempre che nel caso in cui si utilizzi il DAE per un bambino piccolo, nel caso in cui il torace sia molto piccolo, possono essere adese anche antero-posteriormente invece che entrambe davanti. Infatti le piastre adesive devono restare a 3,5 cm di distanza per non avere interferenze durante la scarica.
- MONOTASTO: Preferibile scegliere un DAE con meno tasti possibile. Ad esempio per le mamme non vedenti che vengono formate al P-BLSD è consigliabile un DAE MONOTASTO, e non solo per loro. Infatti in certi momenti (immaginiamo di doverlo usare in un supermercato o in una piscina per un arresto cardiaco) meno distrazioni abbiamo e meglio è. Al momento in commercio i monotasto sono solo circa un paio di marche. Un piccolo appunto nessuna marca di DAE con oltre un tasto, ha pensato di mettere la “zigrinatura in braille” (quella che addirittura si trova sulle scatole delle medicine o sul tasto 5 del telefono), rendendo inutilizzabili i DAE ai non vedenti. Brutta cosa.
- MULTILIGUA: sembra una stupidaggine ma non è così. A parità di prezzo alcuni hanno l’opzione di cambiare all’occorrenza la lingua. Questo potrebbe tornare utile nel caso ad utilizzarlo possano essere persone che parlano più lingue. Pensiamo ad una nave dove si svolgono crociere, un centro per stranieri, una università multilingue con stage internazionali.
- ALLARMI VARI: Presenza di più sistemi di allarme in caso di guasti. Alcuni modelli più recenti hanno anche la possibilità di avere più batterie interne che in caso di guasto grave alla batteria principale segnalano subito il guasto. Questo è molto utile perché se l’apparecchio non viene controllato con frequenza, si potrebbe guastare e potremmo non accorgercene se non in dotazione la doppia batteria di allarme.
- MONITOR QUALITY COMPRESSION: Richiedere se disponibile il segnalatore della qualità di compressioni con una piccola spesa in più, che in un soccorso ad una bambino diventa fondamentale per monitorare la qualità erogata. Alcuni modelli recenti hanno anche una piastra che si utilizza insieme a quelle per defibrillare che ci avvisa nel caso in cui le compressioni dovessero essere inefficaci, lente o non corrette. Questo sistema di controllo è davvero utile per avere il monitoraggio sulla qualità in caso di una rianimazione. Più la qualità delle compressioni sarà buona, e più saranno le possibilità di fermare al meglio il tempo ed impedire i danni cerebrali in attesa dei soccorsi avanzati precedentemente allertati.
- SOTTO ZERO: Controllare se il DAE che state per acquistare ha l’allarme in caso la temperatura scenda sotto lo zero. Infatti tutti i DAE sotto lo zero NON funzionano a causa della temperatura troppo bassa e la maggior parte NON avvisano. Vi sono alcuni modelli recenti che hanno anche questa funzione di allarme e quando la temperatura scende sotto lo zero attivano un segnalatore che ci avvisa che il DAE è fuori uso fino a che non ritorna sopra lo zero. Sembra banale… ma no lo è assolutamente, e dovendo scegliere è meglio tenere conto anche di queste prerogative
- ASSICURARE IL DAE: Se il vostro DAE è in un luogo pubblico ed è a rischio furto, vi sono aziende che con poco meno di 60 euro all’anno vendono nel pacchetto del DAE anche una assicurazione che vi risarcisce in caso di furto o danneggiamento. Questo potrebbe essere utile nel caso di un centro sportivo, una palestra, una grande azienda, ma se lo teniamo a casa o nel nostro ufficio di certo non servirà.
- SOSTITUZIONE e AGGIORNAMENTO: Questo più che un consiglio per l’acquisto è per il post-acquisto. Dopo 6/7 anni che avete acquistato il DAE è consigliabile sostituirlo con un modello più recente in quanto la tecnologia va avanti molto velocemente (come nei computer) e quindi algoritmi migliori, capacità di carica più reattive, minori tempi di attesa prima della scarica potrebbero aumentare di molto la migliore performance. Ricordiamoci poi che il modello ogni 5 anni va comunque revisionato perché ogni 5 anni l’ILCOR ( l’Organismo internazionale che si occupa di aggiornare le direttive di rianimazione nel mondo) cambia le linee guida e al 90% questi cambiamenti interferiscono anche le modalità di erogazione del DAE .Basti pensare che qualche anno fa si erogava la “tripletta”, cioè tre scariche in sequenza, ora invece una alla volta alternate dalla rianimazione. Questo per farvi capire come è importante acquistare anche un modello di DAE aggiornabile facilmente. In passato alcuni modelli non erano aggiornabili e sono stati… rottamati.
I 10 punti che sono stati elencati non sono altro che il frutto della esperienza di molti anni, nei quali, dopo aver visto incidenti ed errori anche con rilevanza penale, ho deciso di raccoglierli e condividerli sempre per fare in modo che anche le persone che si dovessero avvicinare per la prima volta all’acquisto di un DAE, possano avere un riferimento scevro da qualunque interesse commerciale, e dettato solo dal voler mettere in atto tutte quelle accortezze per proteggere al meglio ogni vita, soprattutto se parliamo di bambini.
E’ importante poi tenere sempre a mente che insieme ad un DAE deve sempre esserci un progetto di CARDIOPORTEZIONE di qualità che tenga conto di ogni variabile del luogo, delle persone e dei potenziali rischi. Nel momento quindi dell’acquisto sarebbe bene farsi guidare da chi realizza programmi e progetti di cardioprotezione per avere la certezza di mettere in atto la scelta giusta nelle modalità corrette di attuazione del programma, mettendo in relazione: numero DAE / numero persone presenti nel luogo di lavoro/MQ/accessibilità .
E come in tutte le professioni… non ci si improvvisa, soprattutto quando si parla di Vite umane.