Nonna Nicolina, infermiera nei primi del ‘900, insegnava a tutte le mamme, le figlie e le nuore che se un bambino si ostruisce, si prende per i piedi e si colpisce con il palmo della mano sulla schiena. Questo serve a far fuoriuscire il liquido andato di traverso, e a salvarlo… si pensava.
A quel tempo era credenza popolare, pensare di risolvere tutto con la “presa per i piedi”, e spesso i danni erano molto gravi: non si tutelava la protezione di eventuali danni collaterali.
Ci sono voluti tanti anni ed incidenti anche gravi per arrivare alle attuali linee guida, che finalmente tutelano ancora meglio la vita di un bambino.
Oggi il bambino viene “preservato” attraverso delle manovre e degli accorgimenti che hanno davvero cambiato le cose.
Ma oggi in questo articolo NON parleremo di cosa fare -lo potete vedere nell’area VIDEO tranquillamente- ma di cosa NON FARE.
Possiamo riassumere in 6 punti le cose che NON puoi non sapere, le 6 azioni da NON compiere MAI.
Vediamole insieme, e cerchiamo di memorizzare cosa NON bisogna MAI fare nel caso in cui un lattante abbia un rigurgito importante che gli impedisce di respirare:
- NON perdere la calma; infatti molti incidenti diventano gravi a causa delle reazioni “scomposte” di chi assiste il bambino, e ed entra nel panico perché NON sa cosa fare.
- NON prenderlo per i piedi: oltre ad essere pericoloso per eventuali fratture all’atlante ed all’epistrofeo (le prime due vertebre del collo) causate spesso dalle manovre scorrette, non è la manovra più efficace che possiamo fare.
- NON scordarsi di chiamare il 118: un errore frequentissimo è la “NON chiamata” estemporanea al 118 per allertare prontamente i soccorsi avanzati. Il panico… fa brutti scherzi.
- NON mettere il dito in bocca: un’altra brutta abitudine è quella di pensare che il dito in bocca o riesce a levare il corpo estraneo, oppure induce il vomito che poi potrebbe aiutarci. Nulla di più sbagliato, infatti nel caso di un corpo estraneo -soprattutto nei bambini più grandi- il dito spinge in profondità l’oggetto o l’alimento facendo gravi danni… a volte irrecuperabili.
- NON sdraiare il bambino su un tavolo: infatti un bimbo che ha le vie aeree piene di latte o altro liquido o semi-liquido se viene sdraiato a pancia in su non riesce a liberarsi al meglio per poter poi riprendere a respirare. Purtroppo è un errore frequente.
- NON iper-estendere il collo: spesso le persone che sono formate all’intervento sull’adulto si scordano che la iper-estensione del capo nel lattante e nel bambino equivale alla chiusura totale delle vie aeree.
Di certo è importante capire e sapere bene cosa fare, ma ancora di più cosa NON fare; infatti partire senza errori, è già metà della strada.