Ogni giorno che passa ogni mamma aumenta il proprio stato di consapevolezza che la spinge sempre più a proteggere il proprio figlio: non si può più restare con le mani in mano, e si percepisce l’esigenza di diventare genitori migliori e consapevoli.
Nasce il desiderio di poter svolgere davvero al meglio il ruolo di madre e di padre, in questo mondo che corre veloce e che ci lascia sempre meno tempo per noi e per la nostra famiglia.
I fatti di cronaca, dove ancora oggi un bambino a settimana perde la vita per ostruzione da corpo estraneo, hanno sempre più sensibilizzato i genitori, i nonni, le maestre, le educatrici, baby sitter, spingendoli a seguire corsi di manovre di disostruzione e primo soccorso pediatrico.
Ma in questa giungla formativa, come scegliere il corso migliore per mio figlio? A chi devo chiedere informazioni?
E cosa devo pretendere? Come riconosco la qualità? A cosa devo stare attenta?
“Ci troviamo di fronte ad una miriade di corsi, lezioni, corsetti, dimostrazioni gratuite ed a pagamento, fatte da chiunque. Quale sarà quello più giusto ed adatto al mio caso? Io vorrei essere pronta ad intervenire in caso di ostruzione delle vie aeree di un bambino e saper fare le manovre corrette, ed in caso di insuccesso, essere in grado di intervenire con TUTTO quello che sarà possibile mettere in pratica per proteggere la vita di mio figlio.”
Questi sono i pensieri e le domande legittime, di molte mamme che vorrebbero proteggere la vita del proprio figlio, ma spesso non sono in grado di distinguere e scegliere il meglio per proteggere il bene più prezioso: la vita del proprio figlio.
Partiamo da una considerazione che prende spunto da linee guida internazionali: la Società di Pediatria Canadese ha affrontato il problema in maniera diretta con risultati sorprendenti.
Visto l’alto numero di incidenti ha redatto delle linee guida che prevedono il taglio degli alimenti più pericolosi per renderli inoffensivi (wurstel, carote, mele, uva, pere, prosciutto…) e consigliano a tutti i genitori di fare corsi di “Pediatric Basci Life Support” (PBLS), ovverosia corsi di manovre disostruzione pediatrica con annessa la rianimazione cardiopolmonare del lattante e del bambino.
Perché consigliare corsi tanto impegnativi? Ma non è esagerato fare un corso di rianimazione per un genitore? In fondo una mamma non è mica un medico?
La verità è che si è scoperto che le manovre di disostruzione aiutano tantissimo insieme alla PREVENZIONE PRIMARIA, cioè riconoscere il pericolo ed evitarlo (non diamo ai bambino giochi non adatti e alimenti non sminuzzati), ma poi se dopo aver messo in atto ogni precauzione accade ciò che non vorremmo mai accadesse, dovremo avere ogni strumento idoneo per intervenire.
Il Corso di Manovre di Disostruzione è FONDAMENTALE per RICONOSCERE il pericolo (si dice che “ognuno vede ciò che conosce”) ed avere lo strumento per intervenire. In questo caso se il bambino si dovesse ostruire con una caramella -nonostante i nostri accorgimenti per evitarlo- riconosceremo i segni della ostruzione delle vie aeree (segno delle mani intorno al collo- inviteremo il bambino a tossire, e SOLO nel caso in cui SMETTA DI TOSSIRE, DIVENTI SCURO IN VOLTO e NON RIESCA PIU’ A RESPIRARE inizieremo prontamente e con competenza le manovre di disostruzione.
Queste manovre sono insegnate al meglio nei corsi e applicandole si ottengono risultati straordinari: infatti nel 95% dei casi queste manovre riescono a far fuoriuscire il corpo estraneo, se praticate in maniera corretta (ecco perché bisogna fare un corso ed addestrarsi in maniera attenta con i manichini di ogni età). Ma se il bambino diventa INCOSCIENTE nonostante le manovre corrette? Cosa fare?
E qui siamo arrivati al punto, ed in Canada lo hanno capito molto bene: fare un corso di manovre di disostruzione è importantissimo, ma se il bambino diventa INCOSCIENTE allora diventa FONDAMENTALE per poter davvero fare ogni azione utile per salvare una vita, saper mettere in pratica le manovre di rianimazione cardiopolmonare pediatriche.
Infatti nel caso in cui il bambino diventi incosciente a causa di un alimento, un gioco… diventa FONDAMENTALE che qualcuno in pochissimo tempo inizi una rianimazione di qualità.
Questo permette non solo una adeguata perfusione cerebrale, (così non avremo danni neurologici) ma contestualmente avremo anche una buona possibilità di smuovere il corpo estraneo e far passare aria con le ventilazioni.
Sono tanti i bambini che sono stati salvati da persone “normali” che avevano solo fatto un corso di BUONA QUALITA’, e che nel momento del bisogno hanno fatto la differenza.
E ora siamo arrivati alla nostra domanda iniziale: come riconosco un corso di qualità per fare tutto questo?
Ecco i 10 punti che devi conoscere per trovare il corso giusto per te e per tuo figlio:
- un buon centro di formazione dovrà necessariamente essere accreditato alla regione ed al Sistema di Emergenza Sanitaria – 118. Segno questo di qualità e serietà visto che i requisiti sono molto restrittivi ed innalzano il livello qualitativo che viene monitorato e controllato da organi di vigilanza preposti. Il rapporto tra istruttori/discenti, la presenza di manichini adeguati, la location a norma, il rispetto delle regole, il rilascio di ricevuta dopo il pagamento etc, etc, etc…
- il corso deve durare almeno 5 ore.
- deve avere 1,5 ore di teoria e il resto di pratica.
- deve essere rilasciato materiale didattico di qualità quale: manuale, attestato numerato, tesserino di validità e poster. Corsi che non rilasciano nulla o poco sono di certo di minore qualità.
- devi poterti esercitare su manichini pediatrici di ogni età per capire davvero cosa fare in ogni caso.
- i manichini devono essere anche “interi” (cioè avere le gambe) e non solo mezzo-busto per acquisire anche maneggevolezza con lo spostamento delle gambe nel soccorso. Spesso abbiamo piccoli mezzo-busto che non consentono di capire davvero quali azioni fare e come posizionarsi. Se ci alleniamo con un manichino difforme da un bambino reale, potremmo avere difficoltà ad intervenire al meglio. Più la simulazione è reale e più agiremo con professionalità.
- accertati che il Centro di Formazione abbia manichini di NUOVA GENERAZIONE tipo QCPR (collegato al PC e con monitoraggio delle attività) per avere davvero la possibilità di capire come fare al meglio la rianimazione. Esistono ancora centri di formazione che insegnano (legittimamente ma fuori dal tempo) le manovre con manichini di plastica e senza possibilità di avere monitoraggio e feedback sulla performance che si ottiene, ovvero se farete un corso con un manichino di nuova generazione, avrete la possibilità di VEDERE in TEMPO REALE se le vostre azioni sono CORRETTE o meno e quindi correggervi immediatamente ed addestrarvi al meglio e con alta qualità. Questo è di FONDAMENTALE importanza
- vi dovrà essere rilasciata una certificazione valida e facente capo ad una Società Scientifica per essere certi che i contenuti didattici che vi vengono insegnati sono davvero corretti e riconosciuti
- avere nel corso anche una parte dedicata al Primo Soccorso Pediatrico
- avere la possibilità di poter successivamente frequentare un corso anche con l’abilitazione all’uso del defibrillatore in pediatria. Non è vero – come qualcuno sostiene – che quello per l’uso del defibrillatore è un corso uguale per tutti (adulti e bambini), perché per il bambino vi sono modalità di utilizzo e piastre diverse così come ci sono defibrillatori diversi. Alcuni riconoscono il bambino in automatico, altri no. Diventa quindi fondamentale in questo ulteriore step avere un centro di qualità a cui rivolgersi per poter approfondire al meglio, anche utilizzando più modelli trainer durante l’addestramento e non uno solo.
Concludendo possiamo dire che il modello Canadese, resta uno dei più completi sia per il modo di affrontare il problema della prevenzione primaria (avendo stabilito regole e linee guida), sia per il fatto che consiglia/obbliga fortemente a TUTTI coloro i quali vivono o lavorano accanto ad un bambino, di seguire un corso completo e certificarsi alla rianimazione pediatrica con ovviamente annesse le manovre di disostruzione.
In questo modo si sono assicurati che le persone potranno intervenire con un bambino prontamente in caso di ostruzione avendo nella mente lo schema mentale dell’approccio all’emergenza in maniera completa, per non essere un semplice testimone.