Ecco cosa devi sapere per riconoscere SUBITO con poche domande persone apparentemente preparate o per nulla. Vediamo cosa deve fare una mamma per accertarsi legittimamente di cosa sono capaci le persone a cui lasciano il figlio; a scuola, dalla baby sitter, a casa di amici.
Dopo 10 anni che si ne parla delle manovre di disostruzione, stiamo piano piano assistendo alla entrata nella acquisizione nella vita comune di tante persone, che per lavoro o nella vita hanno bambini al loro fianco. Si è cominciato a capire che le manovre di disostruzione, se imparate anche con prove pratiche per qualche ora, ed insegnate da professionisti possono davvero aiutarci a salvare un bambino.
Quindi molte scuole hanno cominciato a fare piccoli incontri di poche ore solo teoria, qualcuno teoria + vedere solo le manovre, qualcun altro invece fare corsi di 4 ore con attestazione finale.
La maestra si prende il pezzo di carta ed impara a fare le manovre di disostruzione.
Ma tutto questo basta ?
La risposta è NO.
Infatti TUTTI dovrebbero sapere che le manovre di disostruzione servono ad intervenire in caso di ostruzione, ma nel malaugurato caso non funzionassero?
Cosa fare?
E perché non devono funzionare?
Procediamo per gradi, e vediamo insieme i 5 casi più frequenti in cui avere la “sola” formazione alla manovre potrebbe NON bastare assolutamente:
1 -CASO 1: le manovre di solito funzionano molto bene , ma qui prendiamo in considerazione il caso in cui NON riuscissimo , avendo eseguito in serie le azioni precise, eseguendo le manovre secondo le nuove linee guida internazionali vigenti e corrette, ad ottenere il risultato: la fuoriuscita del corpo estraneo.
2- CASO 2: potrebbero non funzionare perché arriviamo troppo tardi sul luogo dove è accaduto 4 minuti prima l’episodio di una ostruzione semplice, ma resa complessa da mani inesperte che magari con le dita hanno spinto ancora più giù l’alimento/oggetto e il piccolo è diventato incosciente e non respira. Un errore spesso fatale.
3 – CASO 3: potremmo essere stati addestrati benissimo alle manovre dal miglior istruttore, ma una “ostruzione complessa”, come potrebbe essere una grande fetta di prosciutto, un tarallo ruvido, una moneta incastrata, un guscio di pistacchio, un wurstel grosso, la mozzarella dura e gommosa NONOSTANTE le manovre corrette potrebbe non spostarsi di 1 millimetro, ed il bambino diventare incosciente .
4- CASO 4: siamo sul posto, potremmo fare la cosa giusta ma i nonni ci impediscono di avvicinarci. Abbiamo fatto solo il corso di manovre disostruzione, senza proseguo sulla rianimazione, e quindi nel momento in cui il bambino diventa incosciente… siamo spettatori. E come dice il Dottor Riccardo Ristori, direttore scientifico della rete Nazionale Salvamento Academy: si può fare solo la veglia funebre. Ovvero non possiamo intervenire perché sprovvisti degli strumenti idonei per intervenire, e quindi potremo solo stare a guardare.
5 – CASO 5: bambino con gravi problematiche di deglutizione associate a collo corto e vie aeree fortemente conoidi, con grave ipotonicità ed iporeattività associata a macroglossia. In parole povere i bimbi con la sindrome di down o altre malattie che ci fanno trovare di fronte a lingua ingrossata o incapacità primaria a reagire come tutti gli altri bambini, rendono il compito ancora più delicato.
Questi sono “solo” ALCUNI DEI CASI PIU’ FREQUENTI, ma ce ne sono molti altri.
Ognuno di questi casi è una storia che purtroppo spesso è stata letta sui giornali.
Alcune volte ho incontrato personalmente persone che si illudevano di poter fare tutto con un piccolo incontro di 2 ore solo sulle manovre.
E poi. Non è stato così. Si definisce: sottovalutazione del rischio, e non perdona.
Correttamente è il PRIMO PASSO obbligatorio approcciare ad un corso alle manovre, ma poi NON ci si PUO’ fermare se abbiamo un bambino con noi.
Perché?
Semplice: se il bambino diventa incosciente a casa, a scuola, al parco giochi perché le manovre NON riescono, allora bisogna iniziare con le manovre di disostruzione pediatrica anche con l’abilitazione all’uso del defibrillatore.
Il motivo è SEMPLICE: il bambino dopo che diventa incosciente NON è più trattato come una Ostruzione, MA come un arresto cardiaco primario.
Le persone NON competenti, le persone NON abilitate e non accreditate al 118 con il corso completo BLSD-PBLSD non saranno in grado di effettuare la rianimazione in maniera professionale e ENTRO i 2 minuti previsti per avere la migliore performance.
Dopo i 4 minuti iniziano i danni cerebrali irreversibili MA se qualcuno interviene subito …il bimbo potrebbe avere alte percentuali di salvarsi senza danni neurologici.
Perché provarsi di questa protezione?
Rifletteteci ed informatevi dove fare un corso di alta qualità.