In Italia gli incidenti gravi per “soffocamento da corpo estraneo” nel bambino purtroppo sono una costante che al momento non si riesce ad eliminare; eventi drammatici che scuotono le coscienze di tutti, e il mondo – diceva il saggio – è pieno del “senno del poi”.
Ma cosa continua a mancare in questi tragici incidenti? Sarebbe possibile ridurre a ZERO il numero degli incidenti?
Partiamo da un punto fermo: “Disostruire un bambino che soffoca può essere difficile…. Ma non impossibile”,
(aggiungo sopratutto se si è formati adeguatamente) è il titolo di questo articolo, e la riflessione su questa tematica è doverosa.
Scopriamo insieme per quali motivi accadono ancora oggi tanti incidenti mortali.
Gli incidenti occorrono spessissimo nella fascia di età da ZERO a QUATTRO anni, ma il “range” più persistente è proprio quello dai DUE ai TRE anni ed i motivi sono pochi e… sempre gli stessi. Vediamo i più comuni:
– vie aeree coniche fino alla pubertà e quindi molto piccole e strette
– incapacità a deglutire in maniera appropriata
– abitudine (ancestrale) a conoscere il mondo che li circonda tramite la bocca
– desiderio di sperimentare ed assaggiare nuovi cibi
– impossibilità di educare il bambino a NON mangiare alimenti senza la presenza appropriata di un adulto
– assenza di supervisione adeguata e costante
– presenza di adulto supervisionante, ma senza alcun tipo di Informazione e Formazione sui pericoli e le manovre salvavita
( Pediatric-basic-life- support+AED)
Quindi il bambino da sempre ha per natura alcuni comportamenti a rischio che non possono essere modificati, e l’unico modo è – per iniziare – proteggerlo eliminando davanti al suo cospetto ogni alimento o oggetto pericolosi per la sua età;
ma esiste un’altra serie di errori e “buchi” nel sistema di protezione che sono quasi sempre presenti negli incidenti gravi: l’assenza di formazione appropriata dei genitori, dei nonni o delle insegnanti.
Poichè di fronte ad una “ostruzione severa” come quella dell’acino di uva (volgarmente denominato da tutti Chicco d’Uva), possiamo affermare che è senza dubbio molto complicata da risolvere senza adeguata preparazione.
Esiste un pensiero dalla doppia problematica: pensare che “accada sempre tutto agli altri”, e/o pensare che basti seguire una dimostrazione di mezz’ora di pratica “SOLO” sulle manovre di Disostruzione, per essere vaccinati a vita, ed essere in grado di far espellere il corpo estraneo con semplicità.
E’ vero che molto spesso le manovre di disostruzione riescono a far fuoriuscire il maledetto corpo estraneo nel 98% dei casi, ma esiste un 2% che è molto resistente e queste manovre possono non riuscire a risolvere questa ostruzione: di solito questo è il 2% che si vede al TG o sui giornali
(SIC!)
Ed in questo caso cosa bisogna fare immediatamente?
Se dovesse accadere una cosa del genere, ed il bambino diventa incosciente perché le manovre (appropriate) non sortiscono effetto, si noterà che in circa 25 secondi il bambino dopo essere diventato rosso… e poi scuro in volto, perderà conoscenza.
Da questo momento in poi è ESSENZIALE che tra gli astanti vi sia qualcuno che abbia frequentato un vero e professionale corso di Rianimazione Cardiopolmonare Pedaitrica con abilitàzione all’utilisso del Defibrillatore semiautomatico pediatrico (è aperto a tutti e non solo ai sanitari).
Dal momento in cui il bambino perde conoscenza, si hanno pochissimi e preziosissimi attimi-minuti per dare inizio alla Rianimazione cardiopomonare pediatrica che rispetti i seguenti parametri:
– 30 compressioni efficaci da 5 cm al centro del torace ( in questo articolo stiamo parlando nello specifico nel bambino da 1 a 8 anni )
– rilascio completo dopo ogni compressione
– ogni 30 compressioni effettuare 2 ventilazioni con il posizionamento del capo in “modica estensione” ( MAI come l’adulto in iperestensione)
– non fermarsi fino all’arrivo dei soccorsi avanzati, alla ripresa dei segni di circolo, all’arrivo del DAE (Defibrillatore Semiautomatico Esterno
pediatrico) che poi andrà prontamente applicato con una tecnica diversa dall’adulto in relazione al peso e alla grandezza del torace.
La messa in atto di questa sequenza ( meglio se in team), meglio in due soccorritori con 15 compressioni alternate a 2 ventilazioni (quando si è in due soccorritori cambia il rapporto compressioni/ventilazioni per fornire maggiore ossigeno al bambino) può davvero cambiare l’esito del soccorso come spesso accade ( Leggi l’articolo), ma per poter accadere questo servono due cose importanti:
1- chiunque interviene deve avere frequentato un corso SERIO e PROFESSIONALE presso un Centro di Formazione accreditato al 118 della
propria città, provincia o regione
2 – oltre alle abilità personali del soccorritore, serve un defibrillatore pediatrico prima possibile.
Mentalmente il soccorritore deve avere ben chiaro un concetto importante: dal momento dello stato di incoscienza del bambino a seguito dell’ostruzione del corpo estraneo che non si è spostato con le manovre precedenti, si INIZIA immediatamente la Rianimazione di Qualità senza sosta come sopra descritto. Se il DAE viene applicato nel giro di pochi minuti, molto probabilmente verranno erogate delle scariche e nel frattempo il cuore potrebbe riprendere a battere. E’ importante sapere che le compressioni che si effettuano POSSONO SPOSTARE O FAR FUORIUSCIRE IL CORPO ESTRANEO dalle vie aeree del bambino, e nel caso in cui questo non accada, le manovre di rianimazione cardiopolmonare manterranno la perfusione cerebrale nel bambino e molto probabilmente eviteranno danni irrevensibili.
Solo e soltanto il medico che arriverà con l’automedica del 118-112, con la pinza di “Magil” potrà rimuovere il corpo estraneo in sicurezza.
Questo significa una sola cosa: l’intervento di QUALITA’ è in grado di fare la differenza e FERMARE IL TEMPO. All’arrivo di soccorritori specializzati del 118 – 112 troveranno un bambino RECUPERABILE che qualche settimanda dopo…potrebbe tornare a giocare con gli amici e riabbracciare i propri genitori.
Vorrei sottolineare l’importanza fondamentale della Qualità della rianimazione che CHIUNQUE (ripeto chiunque) è in grado di applicare in caso di bisogno, dopo solo un corso di 5 ore. 5 ore sono 300 minuti del nostro tempo, della nostra vita, che potrebbero cambiare le sorti della esistenza di un bambino e della sua famiglia.
Informatevi presso la Centrale Operativa del 118-112 della vostra città e…nulla sarà più come prima.
Questo articolo NON è sostitutivo del corso e per poter effettuare la Rianimazione Cardiopolmonare Pediatrica con DAE è necessario un corso abilitativo presso i centri abilitati dal 118 della vostra regione è città.
Chi Salva un Bambino…Salva il Mondo Intero!
Marco Squicciarini
Sognatore nato…
www.manovredisostruzionepediatriche.com
Per informazioni: info@manovredisostruzionepediatriche.com