Sono Marco Squicciarini classe 1962 di professione medico e la storia che sto per raccontarvi ha dell’incredibile e porta ad una riflessione: a volte nella vita accadono cose che mai ti aspetteresti e che possono stravolgere e cambiare la tua vita e di tutti quelli che si trovano intorno a te.
Laurea in medicina e specializzazione in odontostomatologia con una vita tranquilla fino a che nel 2004 perdo mia madre per un cancro al cervello che la porta via in 18 mesi.
Mi viene da dire che non è da augurare neppure al peggior nemico.
Ero per passione Formatore di Istruttori di PBLSD (Rianimazione cardiopolmonare pediatrica ed uso del defibrillatore) e per due anni ho lavorato presso l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù per fare formazione a medici e infermieri, sviluppando così una esperienza che potrei definire fuori dall’ordinario.
Entrai nel 2004 in Croce Rossa Italiana e comincio a fare trasporti di malati terminali per… riprendermi un pezzettino di mia mamma che nel frattempo… non c’era più.
Durante uno di questi trasporti entrai in una terapia intensiva e conobbi la mamma di un bambino di tre anni in coma per una nocciolina andata di traverso. Questa mamma ha pianto per 20 minuti sulla spalla sinistra. Questi 20 minuti… hanno cambiato per sempre il percorso della mia vita.
Mi sono subito accorto parlando con lei e condividendo questo dolore assoluto, che aveva fatto in fila tutti gli errori possibili, quando quella maledetta nocciolina ostruì le vie aeree del piccolo facendolo diventare incosciente e provocandogli poi danni irreversibili: non aveva chiamato il 118, lo aveva preso per i piedi e aveva messo il dito in bocca nel tentativo di far uscire la nocciolina… pensando di fare bene.
Mi resi conto in quel momento che da tempo insegnavo a medici e infermieri come salvare un bambino, ma che in Italia perdeva la vita un bambino a settimana (forse più) e che non moriva in ospedale ma a casa ed a scuola.
Nasce in me il desiderio di non fermarmi e un senso di non rassegnazione a queste morti evitabili.
Eppure allora quando moriva un bambino e il giornalista scriveva che la maestra aveva provato con il dito a tirare fuori la fetta di prosciutto o la pallina tutti dicevano…una tragica fatalità.
In realtà era “solo” assenza di formazione PRIMARIA e SECONDARIA.
Il 58% delle morti avveniva con un adulto supervisionante, cioè era davanti al piccolo e non ha riconosciuto il pericolo della pallina, della caramella, del wurstel o del chicco di uva.
Poi nessuno aveva idea di come si potevano disostruire i bambini con le tecniche di Heimlich modificate per la pediatria.
Insomma… c’era molto da fare.
Mi misi in moto e creai il primo sito su questa tematica e subito mi attivai per realizzare dei poster esplicativi con le manovre messe in fila come un “gioco dell’oca”con i numeretti, in modo che chiunque potesse sapere cosa fare anche solo guardando le foto associate ai numeri.
Iniziai piano piano a tradurre i poster in ogni lingua ricevendo anche il patrocinio delle Nazioni Unite (UNWG e SIOI), a creare video con sottotitoli anche per sordi, a creare i primi audiolibri per mamme non vedenti per non lasciare nessuno fuori da questo percorso di vita.
Iniziai poi a fare degli incontri con tante persone per cercare di sensibilizzare le mamme, le maestre e i nonni.
Incontri gratuiti che a partire dal 2004 sono diventati per me una missione: cercare di mettere chiunque vive o lavora accanto ad un bambino nelle condizioni di proteggerlo imparando a riconoscere i pericoli e ad intervenire in caso di bisogno.
Incontri gratuiti perché ho sempre pensato che imparare a salvare un bambino è patrimonio dell’Umanità.
Il mio percorso di formatore di Istruttori passa attraverso la Croce Rossa Italiana con incarichi nazionali, la Federazione Italiana dei Medici Pediatri (FIMP), la Società Italiana di Medicina di Emergenza ed Urgenza Pediatrica (SIMEUP), fino ad arrivare alla rete nazionale Salvamento Academy con incarico di Project Manager e promotore di attività formative e grandi eventi in ogni regione.
L’incontro con “Trentaore per la Vita“e Lorella Cuccarini, in qualità di responsabile nazionale del progetto Manovre Disostruzione Pediatriche e blogger del sito ha poi dato un ulteriore valore sociale al già grande lavoro svolto negli anni.
Poi nel 2014 arriva il più grande riconoscimento che potessi desiderare: nomina di Esperto presso il Consiglio Superiore di Sanità a firma del Signor Ministro On. Beatrice Lorenzin.
E a un certo punto ti guardi indietro e ti rendi conto di quanta strada è stata fatta, quanti traguardi raggiunti e ancora da raggiungere e di come la società, dopo 11 anni ha cominciato a RICONOSCERE come proprio questo messaggio, questo cambio culturale, rendendolo piano piano parte integrante di una cultura di base che, se presente in ogni dove… salva la vita di un bambino.
Siamo i primi al mondo ad aver accolto questa nuova modalità di diffusione che passa attraverso grandi eventi e divulgazione di massa.
A Milano il 20 maggio del 2010 il primo grande evento da 1400 persone, poi Vinmercate nel 2001 con 6000 mamme, piacenza nel 2012 con 3400 mamme per poi arrivare a Rimini ad aprile del 2015 con 7500 persone.
Passaggi in televisione a Mattino 5, Rai 1, una puntata di Superquark dedicata al grande lavoro fatto in questi anni e firmata da Piero Angela, e sempre con lo stesso messaggio: tu puoi salvare una vita e tutti possiamo essere parte di un grande progetto di protezione della vita che dove arriva… fa la differenza.
Corsi nelle scuole ai ragazzi di seconda e terza media, nei licei per creare consapevolezza e cittadini del futuro in grado di riconoscere il messaggio, e fare in modo che diventi parte del nostro patrimonio culturale.
Aver cominciato a tradurre in Braille i libri che insegnano come salvare un bambino, aver ricevuto il patrocinio della Unione Italiana Ciechi per aver formato operatori BLSD-PBLSD e i primi Istruttori non vedenti è stata poi la consacrazione della effettiva riuscita ogni oltre ipotetica previsione.
Formare poi anche istruttori sordi con il patrocinio dell’Ente Nazionale Sordi ha poi completato l’abbattimento delle barriere una volta per tutti.
A breve una APP sarà realizzata da una importante Università dopo che con Cristiano Capobianco abbiamo presentato il progetto che è innovativo e senza precedenti. Sarà gratuita e per tutti, e sarà la prima APP al mondo che aiuterà chiunque a salvare un bambino in caso di bisogno.
Quando poi pochi mesi fa Sergio Castellitto mi chiamò per girare con lui il film “Nessuno si salva da solo”, tratto dall’omonimo libro di Margaret Mazzantini per interpretare…me stesso, ho capito che il grande lavoro fatto in tanti anni, aveva prodotto un assorbimento così importante da essere diventato parte nella società di un messaggio che – dopo anni – inizia ad essere riconosciuto.
Allora il mio pensiero ritorna nel 2004 quando una volta esplicitato il mio progetto, venivo a tratti dissuaso se non deriso.
Il bambino lo salva solo il dottore in ospedale, e nessun altro.
Ma come ha scritto Margaret, “Nessuno si salva da solo”, e solo grazie ad un cambio di cultura, potremo tutti insieme… portare quel cambiamento che potrà solo donare alla nostra società la cosa più importante che possiamo immaginare: proteggere davvero la vita di ogni bambino.
E quindi la mia mente ritorna a 12 anni fa e continuo a pensare che la frase che da piccolo amavo di più è e rimane sempre la stessa: “I sogni aiutano a vivere…“.
Marco Squicciarini
Medico e… sognatore.