Le accortezze messe in atto fanno si che sia diventato il posto più sicuro dove portare a mangiare un bambino piccolo. Vediamo come abbiamo deciso di rendere altrettanto sicuro il nostro paese. La Società di Pediatria Canadese anni fa si trovò di fronte ad un grande problema: molti bambini soffocavano a causa di chicchi di uva, wurstel (li si chiamano hot dog perché sono messi in un panino), prosciutto e via dicendo.
La soluzione fu semplice quanto drastica: inviarono a tutti le linee guida per il “trattamento obbligatorio” della preparazione dei cibi negli asili, nelle scuole dell’infanzia e dovunque mangiasse un bambino.
La riduzione degli incidenti fu immediata e gli effetti benefici non tardarono ad arrivare. Il problema nasce proprio perché in tutti gli altri paesi queste linee guida.. non esistono. Si continua a dare il chicco di uva intero ad un bimbo molto piccolo, a dare in mano un wurstel ad un bambino sotto ai 36 mesi, a non tagliare il prosciutto crudo a pezzettini piccoli.
Ma a casa nostra come possiamo fare?
Il progetto “SicurezzAtavola” lanciato dal Dottor Marco Squicciarini, Mirko Damasco e con Chiara Zucchi de LA MADIA TRAVELFOOD in collaborazione con Salvamento Academy è la prima risposta certa a questa domanda.
Parte il progetto da Milano dalla Accademia del Maestro di Chef Gualtiero Marchesi che con importanti nomi della ristorazione italiana lancia il primo messaggio in assoluto: insegnare le manovre di disostruzione, le manovre di rianimazione, l’uso del defibrillatore e soprattutto a preparare i cibi e somministrarli con accortezze in base alla età.
Riconoscerete questi ristoranti perché al loro ingresso ci sarà una vetrofania che vi avviserà che in quel locale oltre a mangiare bene…sarete protetti sia voi che i vostri figli.
Una rivoluzione culturale che dopo anni di “vuoto” ha trovato la sua strada, i suoi attori e il desiderio di dare un segnale forte per ridurre a zero le morti di bambini a tavola per il non sapere.
Fare un corso di PBLSD, Manovre disostruzione, BLSD, di Primo Soccorso Pediatrico e domestico non è più una eccessiva attenzione, ma il primo passo verso la consapevolezza che i figli e la loro salute dipendono da chi li deve difendere e proteggere.
La rivoluzione… è appena cominciata: BE DIFFERENT