Come entrano i corsi di manovre di disostruzione pediatriche nelle multinazionali e grandi aziende? Analisi della promozione del Benessere individuale ed organizzativo, diversità ed inclusione, salute e prevenzione e Corporate Learning.
Nei mass-training che vengono fatti nelle scuole, nelle mense, nelle aziende si incontrano molto spesso alcune mamme speciali che riconoscono questo messaggio di Vita , questa informazione che dove arriva… protegge il Valore della Vita.
Sono mamme “diverse”, perché dopo che hanno compreso quale importanza ha questo messaggio NON pensano che sia solo per loro.
A queste donne accade qualcosa di nuovo ed inatteso, e risuonano corde profonde dell’animo , mettendo in moto meccanismi complessi e spesso irreversibili.
Storie personali, sensibilità, educazione, desiderio di aiutare il prossimo, obiettivi strategici dell’azienda che si sovrappongono… possono essere solo alcuni dei motivi che riescono a far si che queste super-mamme dopo aver ascoltato e compreso passino all’azione.
Rientrano in azienda e… chiedono se è possibile condividere il messaggio con i colleghi, chiedono al People Care ciò che la Sua Azienda fa per i figli dei dipendenti, e se ha intenzione di promuovere questa attività di informazione e formazione.
La storia si ripete ed ogni volta è… una storia nuova.
Spesso accade che le grandi aziende si rendono conto che per l’asilo interno dove vanno i figli dei dipendenti NON hanno ottemperato al meglio a questa esigenza proteggendo i bambini con corsi certificativi , oppure si rendono conto che magari hanno fatto “solo” il corso previsto per legge (quando va bene) che NON comprende per normativa la disostruzione pediatrica e la rianimazione cardiopolmonare del bambino.
Come mai?
Come è possibile tutto questo?
Questo è una grande VACANZA LEGISLATIVA , un enorme VUOTO LEGISLATIVO senza fine tutto Italiano, infatti all’estero una maestra di asilo, una puericultrice, una addetta alla mensa di una scuola dell’infanzia NON può fare domanda di assunzione se non presenta il certificato di BLSD+PBLSD , cioè deve aver fatto un corso CERTIFICATIVO e VALIDATO che attesti che saprebbe cosa fare in caso una ostruzione da corpo estraneo possa diventare un arresto respiratorio e poi cardiaco, e rendere poi il bambino incosciente e quindi da rianimare.
Questi corsi di Primo Soccorso Pediatrico, sono studiati proprio per “ personale laico” cioè NON SANITARIO e quindi impostati su parametri diversi , più semplici ma sempre efficaci.
Per abilitare chi non è medico a fare delle manovre atte a ridurre la mortalità e convalidate in tutto il mondo, sono stati convalidati percorsi speciali e riconosciuti anche legalmente, infatti si parla di linee guida internazionali.
Quando però a volte si entra a parlare con il People Care o HR di una multinazionale, bisogna capire (e far comprendere) quale allocazione dare a questo progetto.
Parliamo di buone prassi? Di manovre salvavita che rendono migliori tutti? Di obblighi di legge?
Di cosa parliamo?
Spesso il progetto trova interesse e viene inserito nel programma di “Promozione del Benessere” e quindi vengono organizzati incontri con i dipendenti, ed a volte anche con i familiari al seguito.
A seconda della policy dell’azienda vengono inseriti in orario lavorativo (esistono aziende che prevedono alcune ore all’ anno da dedicare a queste tematiche) mentre altre lo inseriscono in progetti a “latere” dell’orario di lavoro (spesso nel pomeriggio).
Quindi il dipendente o “salta il pranzo “ oppure si ferma in azienda dopo l’orario lavorativo.
In ogni caso l’adesione è libera.
L’Azienda di solito invia una informativa a tutti i dipendenti , informandoli che è intenzionata a promuovere delle giornate di sensibilizzazione sulle Manovre di Disostruzione Pediatriche e chiede a chi è interessato di compilare un “form” e manifestare il proprio interesse.
A questo punto l’Azienda si renderà conto del grado di interesse e , se accolto con favore dai manager, verranno organizzati più incontri informativi e formativi.
Questo può coinvolgere anche programmi di salute e prevenzione e Corporate Learning oltre che tematiche legate alla diversità ed inclusione.
Intendendo per diversità fattori come l’età,genere,disabilità.
Quindi possiamo dire che una multinazionale o una grande azienda che vuole essere etica, innovativa, avere a cuore il benessere psicofisico dei suoi dipendenti, aiutare la diffusione delle buone prassi,creare valore sociale e proteggere il bene più prezioso di ogni famiglia…potrebbe chiedere di sviluppare un progetto ad hoc.
Questo agisce anche nel modificare la percezione di chi “guarda” da fuori cosa fa pe ril mondo oltre al business questa grande Azienda.
Questo significa che non esiste un progetto ideale, ma di volta in volta si modella sulle esigenze personali, di target, di obiettivi e di legislazione oltre che di immagine.
La cosa interessante è che dopo i primi mass-training si verifica al solito un movimento di interesse, che sempre più spesso viene definito “strabiliante”.
Oramai in questo overload di informazioni sembra che nulla più possa stupirci, o peggio interessarci più di tanto ed invece… non è così.
La prima difficoltà è nell’apertura mentale dell’interlocutore ma soprattutto nella bravura di chi presenta il progetto; infatti la prima cosa che il presentatore deve fare è informarsi sui progetti di settore realizzati dall’azienda e cercare di immaginare l’allocazione più ottimale.
In molti casi risulta di grande interesse la “call to action” finale che permette – su base volontaria– di poter aderire ad una azione di massa di verifica dei requisiti di sicurezza degli asili dei figli dei dipendenti.
Questo perché dai mass-training si genera consapevolezza e quindi unito alla capacità di decisione si mette in moto qualcosa di…nuovo.
La cosa interessante è che le persone questo punto, come nel film “MATRIX” possono decidere di prendere la pillola ROSSA e dimenticare tutto o quella BLU e diventare motore etico per far si che nell’asilo dei propri figli arrivi questa formazione che tutelerà il valore della vita per sempre.
Ecco perché aziende che guardano come fossero BCORP (Benefit Corporation) o con occhi rivolti al profilo della CSR (Corporate Social Responsability) potranno vantare e dire che… loro lo fanno MEGLIO degli altri, perché la LORO AZIENDA sarà più etica e riscuoterà un maggiore compiacimento anche da parte degli azionisti e dei competitor e quindi della società civile.
Per maggiori informazioni: Dott. Marco Squicciarini
(info@manovredisostruzionepediatriche.com)