Mesi fa fui chiamato da Barbara Palombelli a FORUM (dopo anni con Rita Dalla Chiesa, che ha passato il testimone, continuo ad essere chiamato per questa delicata tematica delle manovre salvabimbi) per una storia vera che ha dell’incredibile. Una bimba di 2 anni mette in tasca casa una molletta dei capelli di nascosto della mamma a casa alle 7 di mattina senza che nessuno se ne accorga. La porta a scuola e poi la tira fuori.
In un momento di distruzione generale la mette in bocca… e soffoca.
La bambina verrà portata in ospedale ed operata e… si salverà.
Voglio subito sgombrare il campo da angosce e pensieri negativi che non amo, ma il fatto su cui riflettere resta: chi controlla i bambini quando arrivano a scuola?
E soprattutto di chi è la colpa?
Della mamma che ha permesso alla bambina di mettere in tasca la molletta, o della maestra che non se ne è accorta?
Io credo che i bambini si salvano DOVE esiste la formazione di qualità, e dove si incontra l’eccellenza della formazione PRIMARIA e SECONDARIA.
La formazione PRIMARIA è quella che ti permette di PREVEDERE cosa può essere pericoloso, ti fa riconoscere gli oggetti pericolosi, i giocattoli a rischio per una data età, mentre la prevenzione secondaria è quella che ti fornisce le conoscenze e il TRAINING operativo con le manovre di disostruzione e rianimazione che –mai dovesse servire- ti ingegnano a fare le cose giuste al momento opportuno CASO MAI un bambino dovesse avere bisogno del tuo aiuto.
Vige poi la regole dal BUON SENSO, e delle professioniste che no lasciano nulla al caso.
I bambini sono imprevedibili e spesso fanno cose che noi, adulti, con la nostra mente non possiamo immaginare.
Quindi prendere tutte le opportune precauzioni, significa no lasciare nulla al caso, e proteggere davvero al vita di un bambino.
Il consiglio che mi sento di dare a tutti, è controllare sempre le tasche dei bambini, non lasciarli sul sedile posteriore della nostra auto (o quella dei nonni) senza aver levato dalla tasche posteriori della macchina le pile al litio scariche, palline o giochi di bambini con età diverse e ogni oggetto della misura inferiore a 4,5 cm perché pericoloso per un bambino fino a 36 mesi.
A volte… ci vuole proprio poco.