Chiariamo il dubbio su come intervenire in maniera corretta.
“Caro Dottore, avrei bisogno di un chiarimento… sul manuale sono descritti colpi interscapolari anche nelle manovre sui bambini, mentre nel poster mancano. Qual è la procedura corretta?. Grazie mille. Francesca”
Sono tante le mamme che scrivono con questo dubbio: trovano alcuni corsi che utilizzano le “pacche interscapolari” nel bambino in caso di ostruzione delle vie aeree, mentre in altri corsi non vengono usate. Chi ha ragione? Quali sono le procedure più efficaci? Ma è possibile che per salvare un bambino io debba trovare differenti tecniche?
La risposta è semplice e non così scontata: l’ILCOR, ovverossia l’organismo internazionale che raccoglie tutte le società scientifiche, pubblica ogni 5 anni le raccomandazioni per le linee guida. Cioè vengono raccolti tutti i dati e le evidenze scientifiche e poi redatte nuove indicazioni di comportamento che vengono poi diffuse in tutto il mondo.
A questo punto i diversi organismi che le prendono “in carico” possono accoglierle in parte o in toto, ovvero apportare modifiche secondo i dettami della propria area geografica, cultura, evidenza scientifica o decisioni del board della nazione.
Ecco che l’AMERICAN HEART ASSOCIATION (AHA) decide che le pacche nel bambino non si danno. Si praticano solo al lattante (da 0 a 12 mesi) e invece nel bambino (da 12 mesi alla pubertà cioè circa 9-10 anni) si praticherà solo la compressione addominale con forza: la manovra di Heimlich.
L’European Rescuscitation Council (ERC) invece decide che nel bambino è utile dare delle pacche appoggiandolo sul ginocchio, ALTERNANDO poi anche le compressioni di Heimlich, sempre – in tutti e due i casi – fino a espulsione del corpo estraneo o alla incoscienza. Questa è l’evidenza scientifica in atto e valida fino al 15 ottobre del 2015, poi vedremo SE e COME cambieranno.
La mia personale opinione?
Credo che l’ERC abbia fatto la scelta giusta perché ad un bambino di un anno e mezzo NON è possibile effettuare la manovra di Heimlich come ad un trentenne.
Un bambino a quella età neppure cammina e ” zio peppino” alto un metro e ottanta centimetri si dovrebbe posizionare dietro di questo piccolo bambino e praticargli compressioni addominali.
Il buon senso porterebbe a posizionarlo, come previsto dall’ERC, sul ginocchio alternando le manovre come descritto nelle linee guida.
Detto questo le manovre sono efficaci e funzionano in entrambi i casi, e poiché non sono certificative ,si lascia ad ogni persona la possibilità di intervenire come la situazione ci consiglia.
Il dottor Henry Heimlich in ogni modo ha fatto uno dei più grandi doni all’umanità, scoprendo una manovra tanto semplice… quanto risolutiva.