Capire i meccanismi di conoscenza di un bimbo, può aiutarti a prevenire incidenti da soffocamento da alimenti o giochi. I bambini già dal secondo trimestre di gravidanza nel pancione iniziano a “succhiare il pollice” con normalità. Questo li prepara per quando nasceranno.
Diciamo pure che nel momento di nascere la bocca sarà il primo senso percepito attraverso il contatto con la mamma e con il latte.
Da questo momento il bambino esplorerà molto del mondo che lo circonda tramite la bocca, e tutte le informazioni passeranno da lì fino ad essere elaborate dal cervello. Quindi se partiamo dal presupposto che per il bambino mettere in bocca un oggetto è una priorità, dobbiamo sempre tenere gli occhi ben aperti e non abbassare mai la guardia.
Quindi l’esplorazione con la bocca fa parte della crescita del bambino e non possiamo farci nulla, e sarebbe impossibile e dannoso impedire questo importante momento.
È verso i 3-4 mesi che il bambino inizia a mettere in relazione la causa e l’effetto: scuote un giochino e lui emette un suono, se colpisce un cavallino esso dondolerà. Inizia quindi a scoprire la consistenza, la forma e il sapore degli oggetti.
Questi comportamenti non sono fine a se stessi, ma rappresentano un momento importante per la crescita e l’acquisizione futura.
Verso il 5-6 mese il bambino comincia a scoprire i confini del suo corpo, comincia ad afferrare i piedini ed a metterli nella sua bocca per conoscere se stesso e prendere piano piano coscienza del suo corpo. È a 6 mesi che inizierà ad impugnare gli oggetti con precisione, passarli da una mano all’altra, e quindi sarà sempre più portato a mettere in bocca gli oggetti per conoscerli e memorizzarli.
Potremmo quindi dire che il fatto di mettere in bocca gli oggetti è una vera e propria fase dello sviluppo di un bambino. Passo dopo passo il bambino imparerà ad afferrare gli oggetti, a portarli alla sua bocca per memorizzarne la forma, la consistenza e il sapore.
Quindi il desiderio di alcune mamme che il figlio NON metta in bocca nulla per evitare incidenti, il dolore di alcune nonne impaurite che vivono come un dramma il fatto che il piccolo voglia mettere tutto in bocca, è qualcosa a cui dobbiamo rassegnarci, perché bloccarlo sarebbe non corretto e non dobbiamo assolutamente impedire che il piccolo bimbo possa iniziare a conoscere il mondo che lo circonda.
Il consiglio più importante che si può dare è che bisogna essere consapevoli che in questa età il bambino mette TUTTO in BOCCA e nessuno può impedirlo, perché è una fase della sua crescita.
L’unica arma che abbiamo è la prevenzione, e cioè rendere la nostra casa ed i luoghi dove lui si sposta sicuri.
Eliminare tutti gli oggetti più piccoli di 4,5 cm (come indicato da norme UNI Internazionali), bottoni, monete, palline, giocattoli staccabili di altri bambini, alimenti di piccole dimensioni, medicine e pasticche di detersivo… per cominciare. Questa è l’unica cosa che possiamo fare.
Dobbiamo poi ricordarci che quando ci spostiamo da casa nostra , che nel frattempo avremo reso sicura, e ci rechiamo a casa dei nonni, o alla casa al mare, di mettere in atto anche lì le nostre attenzioni verso gli oggetti più piccoli e fare una “bonifica” per non correre rischi inutili.
Un altro passaggio importante è informare tutti coloro i quali vengono in contatto con il bambino, che in questa fase bisogna stare molto attenti perché ogni oggetto che attira la sua attenzione, dopo averlo afferrato, per prima cosa lo metterà in bocca.
L’unico modo per vivere sereni è mettere in sicurezza i luoghi dove passerà le giornate il nostro bambino, e formare ed informare chi – insieme noi – avrà modo di occuparsene.
Un genitore consapevole ha questo importante ruolo che non può essere demandato a nessuno.
Le attenzioni in questo caso… non sono mai abbastanza.